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Pizza, spaghetti e mandolino
9 novembre 2008

Gamberi, gamberetti & co

Non so se cucinerete mai il risotto nero, ma una cosa è sicura, questa ricetta è la fonte di tante riflesioni culturali e linguistiche! Dopo la digressione culturale a proposito di Silvana Mangano in Riso amaro, eccoci davanti a un problema linguistico: quello del vocabolario dei crostacei.

Nella ricetta del risotto nero, io ho parlato di "gamberetti"... in realtà intendevo "scamponi", e poi c'era il problema dei "gamberi": gamberetti grossi? astici? Beh, non era proprio chiara come cosa, quindi ho fatto una piccola ricerca... che non mi ha chiarito del tutto le idee, ma proviamo lo stesso insieme a mettere i nomi francesi e italiani sugli animali in questione. Quello che appare chiaramente, è che la confusione in italiano è abbastanza comune in questo campo, e le cose non sono neanche sempre così chiare in francese. C'è poi il fatto che gli animali sono anche diversi secondo la loro provenienza: oceano, mare o fiume... Un bel casino!

Cominciamo dal dizionario, che dovrebbe darci lui la risposta giusta. Secondo il Boch, ecco come stanno le cose:

gli scampi => les langoustines

gli scamponi => les gambas

i gamberi (di fiume) => les écrevisses

i gamberi (di mare) => les homards

i gamberetti => les crevettes

i gamberoni (di fiume) => les grosses écrevisses

i gamberoni (di mare) => les homards

i granchi => les crabes

gli astici => les homards

gli omari => les homards

le aragoste => les langoustes

i granciporri => les tourteaux

le granceole => les araignées de mer

eco__crevisseBene, così le cose sembrano quasi chiare, anche se si vede già che per uno stesso animale, esistono diversi nomi. Ad esempio, quello che da noi viene chiamato homard, in italiano può essere chiamato "astice" (nome usato più comunemente), "omaro" (mai sentito), "gamberone" (possibile confusione con altri animali) o "gambero di mare" (per differenziarlo con il gambero di fiume che è la famosa nostra écrevisse). Aggiungiamo a queste definizione un'illustrazione che conferma la parola "gambero", il titolo di un libro di Umberto Eco: A passo di gambero, tradotto in francese, A reculons comme une écrevisse.

Ma adesso, la verifica sul terreno. Il terreno che ho scelto di studiare, dopo aver chiesto a degli italiani e ottenuto risposte tutte contraddittorie, è quello di google immagini. Rispecchia molto bene l'utilizzo che fanno gli italiani tutti i giorni di queste parole. E come spesso accadde, si scopre che la realtà della lingua può essere molto diversa dalla sua teoria.

Prendiamo la parola "gambero" per esempio. Abbiamo visto che secondo il dizionario, sarebbe écrevisse o homard a seconda della sua provenienza (fiume o mare). Ma nell'uso comune, la parola "gambero" rappresenta questo animale qua: gambero_grigio

gambero_rosso

Grigio o rosso che sia, non somiglia né a une écrevisse, né à un homard. Per me, sarebbero piuttosto delle gambas (cioè, degli scamponi)...

Andiamo avanti. Proviamo adesso con la parola "gamberone", che dovrebbe significare grosse évrevisse, o homard, ed otteniamo:

gamberone_rosso

A me, sembra che sia proprio lo stesso animale di prima...

Allora vediamo un po' cosà si intende con la parola "scamponi", che sarebbe l'italiano di gambas:

scamponi

Ma quelli non sono delle langoustines, e cioè degli scampi???

Ma cosa sono gli scampi a questo punto??? Sempre secondo gli utenti della rete, gli scampi sono: scampi

Meno male! questa volta, ci siamo! Gli scampi sono effettivamente le nostre langoustines. Nell'utilizzo comune, vediamo però che "scamponi" e "scampi" fanno riferimento allo stesso animale.

Cambiamo animale. Si volessimo un homard, come dovremmo chiamarlo? Secondo il dizionario, ci sono tre/quattro nomi: "astice", "ormaro", "gamberone" e "gambero di mare". L'astice è sicuramente il termine più usato e senza equivoci: astice

Omaro invece, è come se non esistesse. Inutilizzato. Non esiste nessuna traccia di un omaro crostaceo fotografato sulla rete.

Il gambero di mare, come abbiamo già visto, non è affatto un homard, bensì une gambas, Stessa cosa per il gamberone, come visto precedentemente.

GAMBERETTI_sgusciatiOra guardiamo da vicino il caso dei "gamberetti", che sarebbero, sempre secondo il dizionario, le nostre crevettes. Su google troviamo questo tipo di immagine:

Qui si tratta di gamberetti sgusciati, e il termine non lascia equivoci.

E l'aragosta? aragosta

Somiglia effettivamente ad un'aragosta... Però, devo ammettere che faccio fatica a differenziare le aragoste dalle écrevisses, soprattutto senza la scala... Perché avrete notato che il grande assente nelle foto trovate su internet, è proprio il gambero, o meglio l'écrevisse. Impossibile trovarlo... Sospetto quindi che sotto il termine di "aragosta" siano nascoste alcune écrevisses...

Infine, rimangono due vocaboli: la granceola e il granciporro, cioè l'araignée de mer e le tourteau, che sono invece loro ben identificati:

araign_e_merTourteau_granciporro

Arrivati a questo punto, si possono trarre parecchie conclusioni:

1) È un grande casino (conclusione poco costruttiva).

2) Gli italiani mangiano poche écrevisses (il loro nome "gambero" sembra utilizzato solo da Alexandra e da Umberto Eco al senso figurato).

3) Con i termini "gambero", "gamberone", si intende gambas di dimensioni varie.

4) Sono ottimi nel risotto!

crediti varie immagini: copertina libro Eco; gambero/scampone grigio; gambero/scampone rosso; gamberoni/scamponi rossi; scamponi/scampi1; scampi2; astice; gamberetti, granceola, granciporro

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